C’è un bando, indetto dall’associazione “La Ginestra” onlus, che vuole premiare le famiglie in difficoltà socio-economica non con lauti contributi in denaro ma con l’assegnazione di 40 orti.
«Da un lato tale bando desidera promuovere l’autoconsumo, dall’altro incentivare la vita all’aria aperta, il contatto con la natura», afferma, sul punto, Adalberto Chimera, vicepresidente de La Ginestra (presidente dell’associazione è invece Marco Marcosig; referente del progetto è Laura Coianiz).
Oltre che alle famiglie, tale bando è aperto anche ai singoli purché appartengano sempre al territorio dell’arcidiocesi di Gorizia. La sua scadenza è fissata per venerdì 20 aprile: entro tale data la domanda dovrà essere presentato agli uffici della Caritas diocesana di piazza San Francesco 1. Pur essendo aperto a tutti, ad ogni modo, il bando prediligerà le famiglie con una situazione socio-economica particolarmente difficoltosa. «Ciò in quanto La Ginestra - afferma Chimera - è un’associazione di famiglie, nata in seno alla Caritas diocesana, che vuole porre in essere progetti proprio per famiglie in difficoltà». La Ginestra è nata in seno alla Caritas per la gestione degli Empori della solidarietà e oggi gestisce anche il progetto Nonsolodoposcuola alla Stella Matutina.
Il bando, che si può trovare alla stessa Caritas e ai suoi Centri di ascolto parrocchiali, nasce da un progetto di Giuseppe Mauro Klavcic. È stata sua l’idae di concedere in comodato gratuito un appezzamento di terreno di sua proprietà di 3.400 metri quadrati sito in via Campagna Bassa, località Mochetta.
Nei 40 orti sarà vietato praticare l’allevamento e non potranno essere portati animali. Invece, si dovrà praticare una coltivazione biologica ed ecosostenibile. In altre parole, non potranno essere utilizzate tecniche inquinanti. L’appezzamento è anche dotato di un’area di compostaggio, di due casette di ricovero per utensili, di una zona verde (per socializzare e riposare), di un parcheggio per auto e biciclette. Inoltre, sarà recintato, provvisto di impianti di irrigazione.
Agli assegnatari degli orti solidali verranno forniti anche attrezzi agricoli, sementi e piantine, nonché una consulenza orticola-agronomica per aiutarli nella coltivazione dell’appezzamento. Ad ogni modo, per coltivare gli orti non sarà certo necessario prendere una laurea. Nel tempo del lavoro dei campi, le famiglie avranno ovviamente modo di conoscersi e, conseguentemente, di socializzare. Ed è questa una delle altre finalità del progetto: «Stare a contatto con la natura - si legge in una nota de La Ginestra - fa sì che le tensioni quotidiane vengano meno e siamo indotti a rilassarci e a vedere la propria vita in un’altra prospettiva. Non occorre essere coltivatori provetti o avere grandi spazi a disposizione, basta anche un piccolo orto e dedicare qualche ora la settimana per riscoprire il contatto con i ritmi della natura e delle stagioni».